Pagina (27/35)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E però ritirandosi noi a più interna contemplazione di tutti i corpi naturali che sono congiunti, adiacenti, o circunfusi a questo globo terrestre, essendo eglino composti di terra, come di materia principalissima e fondamentale, non ci parrà totalmente improbabile di dire che per essi tutti siano sparsi e disseminati corpuscoli di calamita, alcuni anzi moltissimi de' quali come sottilissimi e minutissimi nell'altissimo [car. 205 recto.] grado di minutezza, siano mobilissimi come si è detto di sopra, ed in quel modo che sono descritti nella decima proposizione. La qual cosa supposta per vera si apre spaziosa strada di render la ragione come pare che la virtù della calamita penetri in certo modo quasi in istante ogni sorte di corpo, e che faccia la sua operazione come in un momento con le altre calamite, e con i ferri senza toccarli in distanza molto notabile; imperocchè quando si vedrà verbigrazia che la calamita operi trapassando il vetro, il legno, l'argento ecc. noi possiamo dire che i corpuscoli del secondo ordine sparsi per la sostanza de' suddetti corpi, con la presenza della calamita subito vengono ordinati calamiticamente, e però essi senza introdurre altra penetrazione di virtù sono quelli che operano con i loro ordinati toccamenti, e rimossa la calamita ritornando nella lor primiera constituzione, mancano di quella forza. E qui voglio aggiungere di più (giacchè forse ho scorso con troppa temerità in questa materia) che questi corpuscoli calamitici sparsi del secondo ordine, e per l'aria, e per l'acqua, ed insomma per la sostanza di tutti questi corpi trattabili fra di noi, per essere mobilissimi da ogni minima forza, è necessario che essi alla presenza di diverse calamite di varie virtù obbediscano sempre alla più vigorosa [car.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Discorso sopra la calamita
di Benedetto Castelli
1883 pagine 35