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      Ponete i cittadini a custodia delle città e delle campagne e delle vostre fortezze; liberato in tal guisa l'esercito, dategli il moto; riunite intorno a voi tutti coloro che il suffragio publico ha proclamato grandi d'intelletto, forti di coraggio, incontaminati d'avarizia e di basse ambizioni
      . - Ora questo non era il regno di Sardegna: "il quale si vantava d'esser composto d'un re che comanda, d'una nobiltà che governa, e d'un popolo che obedisce". Tutti gli esseri malèfici che si pascevano delle corruttele della vetusta monarchia, i gesuiti sopratutto, gridarono alle orecchie del re ch'era un'insidia, un tradimento, una sceleraggine; e vollero da lui pegno di sangue contro gli innovatori. E siccome fitte erano le tenebre della publica opinione, e il nome di republica, non ostante la vicinanza delle valli svizzere, erasi artificiosamente associato ad ogni sorta di fatti atroci e luride nefandità, così perchè nessuno volesse il nuovo regno, bastò l'andar predicando ch'era la republica!
      Questo codardo vezzo d'accumulare infamia sul nome republicano venne coltivato dal Gioberti, che imaginò d'accoppiare nelle ignare menti la republica e l'Austria; onde non si parlava mai di republicani, che tosto non si accennasse all'oro di Ficquelmont che li sfamava. E ogni qualvolta i regi lenoni incontrassero uomo che disdegnasse prostituirsi, volendo punirlo e torgli ogni buona fama, come nell'ignoranza loro speravano, facevano scrivere su per le muraglie, o nei giornali del Bianchi-Giovini e dell'avvocato Papa, ch'egli era un republicano!


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Considerazioni sul 1848
di Carlo Cattaneo
pagine 217

   





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