Pagina (163/217)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il maresciallo aveva deliberato di chiamare a sè tutti i presidii delle varie città, e così assalir Milano da tutte le parti (und Mailand so von allen Seiten anzugreifen)
      . Il capo dei ribelli (das Haupt der Rebellen) vietò "a titolo di delicatezza, l'aprimento dei dispacci del nemico"; i dispacci del nemico trovarono più facile attraversar Mantova che Inzago; i paeselli furono di maggiore impedimento al nemico che non le possenti città. "Le ordinanze isolate venivano uccise o prese; i distaccamenti più considerevoli incontravano insuperabili ostacoli nelle strade ch'erano barricate, e nei paesi; a trovar messaggieri non era tampoco da pensare; con siffatto interrompimento delli avvisi, ogni combinazione fu rotta (scheiterte iede Combination)". Il "capo dei ribelli", a Monforte, scambiava atti compassionevoli con O' Donnell; in via del Monte si rifugiava nella prima casa aperta; in via de' Bigli tentava carteggi con Torresani, proponendogli "il miglior mezzo termine per condurre a pacifica soluzione"; e lagnavasi di "non potersi movere dal luogo ov'era". E riesciva a fugire, la notte; e si faceva scoprire "in una soffitta, polveroso, coperto di ragnateli"; e non appena uscito, chiamavasi intorno collaboratori che lo aiutavano a snervare l'animo dei combattenti con pratiche d'armistizio, pertinacemente promosse per due giorni, e sollecitate da Borromeo col timor della fame aggiunto a quello della mitraglia. Ma tutti questi, pel Ciro d'Arco, sono sintomi di fermezza (p.2). E al municipio fiorentino parvero sintomi d'eroismo; sicchè fece scrivere sui marmi della veneranda Loggia i nomi di quelli immortali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Considerazioni sul 1848
di Carlo Cattaneo
pagine 217

   





Milano Mailand Seiten Haupt Rebellen Mantova Inzago Combination Monforte Donnell Monte Bigli Torresani Borromeo Ciro Arco Loggia