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      Fra le due società, la nostra e l'indiana, che tremila anni sono aprivano il corso della loro vita sotto l'imperio di credenze in gran parte medesime, espresse coi medesimi riti e con parole d'una medesima radice, ora l'una si vede illuminata, audace, scorrere colla potenza del vapore tutti i mari, e seminar di novelle popolazioni quanto rimane di abitabili terre; l'altra dopo una prematura gioventù abbellita dalle arti e dalla poesia, declinar subitamente a vecchiezza ingloriosa, inerme, infeconda non curante delli altri né di sé, cieca d'ogni lume di scienza esperimentale, ammaliata da insanabili superstizioni. Laonde, o non v'ha generale dottrina delle umane cose, o essa, prima di dirsi tale, deve adoperarsi a schiarire in qualche modo le riposte cagioni, per cui mentre li occidentali salivano alla scienza viva e a sempre crescente potenza, l'Oriente avviavasi senza riparo sul calamitoso pendio dell'inerzia e del decadimento. La suprema delle umane scienze certo sarebbe quella che aspirasse a dimostrare coi fatti di tutte le istorie esservi come un'arte del bene, così anche un'arte del male; e il progresso dell'umanità non essere così spontaneo e vittorioso, come parve a coloro che, per architettare un'ordinato sviluppo di cause e d'effetti, tolsero all'uomo la responsabilità e la vigilanza delle sue sorti.
      La penisola indostanica rammenta sotto certi aspetti naturali, sebbene con superficie dieci volte maggiore, l'Italia. Anch'essa ha le sue Alpi, ma eccelse il doppio e stese da levante a ponente con arco quattro volte più vasto: anch'essa protende fra due mari una catena d'Apennini; l'indole fluviale del Gange simiglia a quella del Po; il Bramaputra raffigura l'Adige; la Nerbudda, l'Arno; l'Indo gira intorno alli Imalai come il Rodano alle Alpi; l'altipiano dei Seichi e di Casmira potrebbe compararsi a quello dell'Elvezia come quello dei Rageputi al Piemonte, le campagne d'Agra e di Benares alla Lombardia, la laguna veneta al Bengala, i monti dei Maratti alla Liguria e all'Etruria, le lande del Coromandel al tavoliere dell'Apulia, il Malabar alle riviere della Calabria, e l'isola di Ceilan, se non giacesse verso levante, alla Sicilia.


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Dell'India antica e moderna
di Carlo Cattaneo
pagine 63

   





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