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      Se le plebi, come men timorose di rinegare la casta, sono men lontane dalle credenze europee, esse per la minore loro alterezza sono anche più vicine ad appropriarsi l'arte della nostra milizia. Certo, i beni dell'opinione e i frutti della forza possono svolgersi solo nel corso delle generazioni; ma intanto è un aspetto sotto il quale ci fa meraviglia che li scrittori non abbiano peranco considerata codesta istituzione. Tuttavia pare che né per lungo tempo al soldato indigeno basterà l'animo d'affrontare sul campo i temuti Europei, né per lungo tempo gliene potrà venire il pensiero; poiché quei frammenti di caste avverse e di nemiche religioni non possono così presto fondersi in qualsiasi unità di fini e di speranze.
      Il conte Warren nell'interessante racconto che fa d'una spedizione, in cui prese parte contro un piccolo principe del Malabar, così si esprime: "Tutti gli officiali miei commilitoni erano adunati sotto la suntuosa tenda della mensa commune; una mezza dozzina di servi poneva, attorno al tronco che sosteneva il padiglione, le tavole di mogano per quattordici convitati. Una tovaglia damascata ne velò la lucida superficie, che si coperse di bellissime argenterie, di coltelli di Londra, di porcellane di Birmingham, di preziosi cristalli, di tutti i vini europei, di candelabri di massiccio argento. Sopra altre tavole, nell'altra parte della tenda che era disposta a sala, erano sparsi come in gabinetto di lettura i giornali di Londra, le riviste, una carta dell'India, una carta del Mysore.


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Dell'India antica e moderna
di Carlo Cattaneo
pagine 63

   





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