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      Mi rispondevano, che avrebbero venduto caro la vita. Ma io replicava che non dovevano prepararsi a soccumbere, ma piuttosto a vincere e vivere; epperò a nulla trascurare di ciò che poteva dar vittoria. L'avviso mio, già presso al mattino, finalmente prevalse. Cernuschi si adoperava intanto per farli accomodare in casa del conte Carlo Taverna, posta dall'altro lato della via de' Bigli, ch'è angusta, tortuosa e agevole a serragliare. Il giardino confinava con altri; onde prima che il quartier generale fosse accerchiato, si avrebbe agio a trasferirlo altrove. Cernuschi si procacciò la chiave d'un cancello che s'apriva dietro i giardini, di fronte alla casa di Alessandro Manzoni; fece traforare il recinto del giardino Belgioioso; e pose sentinelle sui muri delli altri; per modo che quel primiero rifugio della casa Vidiserti divenne quasi un'opera avanzata, dietro la quale erano più linee successive di difesa, con sicure vie d'uscita. Siffatto gruppo di recinti e di barricate aveva nel mezzo quella casa con un cortile rivestito di freschi del cinquecento, detta la casa Taverna antica , dimora del console francese; ove, a lato del tricolore cisalpino, sventolava quello della sua republica. La vista di quel vessillo e la fede nell'amicizia di quella nazione poderosa, non furono senza effetto nel terribile momento nel quale un intero popolo con sì esigue forze si cimentava sulla sanguinosa via della libertà.
     
      Tutto ciò era fatto avanti lo spuntar del giorno e immantinenti si fece toccare a martello e gridare all'armi.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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