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      I soldati italiani, i gendarmi e le guardie civiche sono ben più che non bisogni a conservar l'ordine sino a che arrivino le nuove istruzioni da Vienna.
      Il parlamento facendo allora un atto di sdegno: - "Come, signore! mi disse, volete che un maresciallo con cavalleria e artiglieria si ritiri inanzi ai cittadini?". -
      Mi pareva, io gli risposi, che non m'aveste parlato d'operazioni di guerra, ma di misure di pace e conciliazione, che sono poi suggerite al vostro maresciallo anche dai veri interessi del suo governo. Se nella settimana passata egli riputò opportuno di far partire i granatieri italiani, egli può trovare egualmente opportuno in questa settimana di far partire i granatieri ungaresi e richiamare li italiani. Si tratta solo d'un cambio di presidii; il quale può ben essere divenuto convenevole per effetto dei grandi e impensati avvenimenti, poichè le ultime novelle di Vienna sono tali, che l'autorità militare ha il diritto, anzi il dovere, di riformar le misure pocanzi prese. Quei ministri che avevano comandato di mitragliare e bombardare senza riguardo al sesso e all'età, sono in questo intervallo caduti. Come mai gli ordini che hanno slanciato allora, potrebbero vincolare adesso il depositario d'un'alta autorità militare? Certo, che s'egli non ne sospende l'adempimento fino a che i loro successori abbiano parlato, è forza dire che non pensa punto alla gravissima risponsabilità che si assume.
      -
      Il maggiore ripetè con molta gravità ch'era sempre "una ritirata".
      -"Chiamatela pure, se vi piace, una ritirata ; tanto meglio, se, colla scusa d'un mutamento di massima, avete l'occasione di fare una sicura e onorevole ritirata.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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