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      Il grido d'allarme e la campana a martello avranno fra poche ore sollevato tutti i popoli fino alle Alpi. Essi ponno intercettare le gole dei monti, che senza il loro aiuto in questa stagione non si passano; essi ponno togliervi ogni ritirata e ogni soccorso. Al contrario, col separare i due elementi nazionali già divenuti irreconciliabili, il vostro generalissimo potrà vantarsi d'essere entrato nel nuovo ordine europeo, e di conformarsi ad alte ragioni di Stato; e frattanto in verità, avrà salvato il suo esercito."
     
      Durante tutto questo diverbio, il tetro volto del podestà Casati mi accennava profonda ansietà e riprovazione. Sempre ciecamente persuaso che bastasse acquistar tempo a Carlo Alberto d'arrivare in nostro soccorso, quando in fatti poi Carlo Alberto non si mosse se non dopochè fu ben certo della nostra vittoria, egli si lagnava che noi, pocanzi contrarii al combattimento, ora fossimo così poco propensi ad arrestarlo. I suoi collaboratori mostavano tutti la stessa persuasione. Ma io mi vedeva secondato da miei colleghi, e da molti giovani che a poco a poco si erano messi nella sala, tutti ansiosi e frementi che si volesse porre inciampo a un combattimento vittorioso, e si desse alla polizia il tempo di raccapezzarsi, e di tesserci un tradimento.
      Entrò in quell'istante un prete della chiesa di San Bartolomeo, a ragguagliarci che li Austriaci vi avevano trucidato allora allora il predicatore quaresimale, e commesse altre enormità. Il maggiore, che stava appunto vantandoci l'umanità e il buon volere de' suoi, ne parve assai turbato, e si volse a interrogare il prete.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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