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      In sostanza si accusava l'Urbino d'aver tentato deporre il governo provisorio, salvo alcuni membri, credo Pompeo Litta, Anelli e Guerrieri, i soli che avessero mostrato più o meno renitenza a frangere la data fede; e d'aver voluto aggiungere altri cittadini, tra i quali dicevano mi avesse pur compreso. Insomma, ai promotori delli armistizii, delle dedizioni e delle fusioni preferiva li oppositori. Converrebbe che i servili accusatori spiegassero che cosa Radetzki vi guadagnasse, sicchè dovesse spendervi quel suo oro. In nessuna occasione poi, i Correnti, i Broglio, i Mauri e li altri scribi provisorii diedero più fratesco volo alla loro eloquenza(10).
      Si può rimproverare alli amici della libertà d'aver pensato troppo tardi ad una qualunque resistenza; di non essersi ordinati in numerose e popolari società; d'aver tolerato troppo a lungo che i rinegati della loro fede rimanessero intercessori e mezzani fra loro e un governo che tradiva la sua parola; d'aver lasciato troppo agio ai retrogradi d'intorpidire e avvilire i cittadini predicando l'opportunità di quella sommissione, il cui primo annuncio era parso favoloso, e aveva mosso ripugnanza e sdegno. Si può rimproverarli di non aver gridato immantinente alla lega d'Italia e al congresso di Roma, il quale sarebbe stato il custode della nostra padronanza e libertà; di non aver voluto appellarsi in tempo alla republica francese, perchè ammonisse l'alleato infedele a rispettare il patto col quale era venuto in casa nostra. Si può rimproverar loro d'essersi arresi a sacrificare il fatto della libertà per la speranza della vittoria; di non aver cercato l'indipendenza per la diritta via della libertà; di non aver detto in piazza tutto il vero; di non aver chiamato il popolo dei sobborghi e delle campagne alla pratica delle armi, alla fraternità del bersaglio, a studiare le difese ne' suoi monti, nelle selve, nei fossi, nelle muraglie; di avergli lasciato fare un arcano della sua guerra e del suo governo e delle sue finanze; di non avergli nei giornali parlato subito e sempre collo stile patriarcale di Franklin, nè con modi semplici e forti come le sue barricate; ma d'avergli incartocciato il discorso di formule metafisiche e di circollocuzioni mistiche e di frondi e di fumo e di tenebre; sicchè dopo quella valanga di carte, poveri e ricchi rimasero in supina ignoranza dei fatti loro, e preparati a cadere eternamente nelli stessi lacci.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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