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      Sul campo vi erano solo otto chirurghi per una divisione di diecimila combattenti; e non avevano i più necessarii strumenti dell'arte, o li avevano a mala tempra; onde a Santa Lucia, per operare le amputazioni, ebbero a prenderli in prestito dalla brigata di Parma; e ciò per le avare riforme fatte sotto il ministro Villamarina, e per quel proposito gesuitesco di preparare li eserciti, non per la guerra e contro i nemici della patria, ma per la pace e contro i popoli. E l'animo freme a udire che quando dalle membra lacere sgorgava a rivi il sangue, non vi fossero fasce da stagnarlo; e si dovesse adoperarvi i fazzoletti delli officiali; e i carri delle ambulanze fossero sì pochi, ch'era forza posare i poveri feriti sui cassoni dell'artiglieria; e quei pochi fossero così male assestati, che le scosse davano spasimi e sangue(29).
      Pare che mancasse tutto il servizio d'esplorazione e d'avamposti, anzi ogni servizio di cavalleria leggera; al che sarebbero stati tanto opportuni li isolani di Sardegna. E in ciò pure sembra che si potesse andare a scola dal barbaro. Il gnerale si lagna d'avere inutilmente proposto "che venissero organizzati drappelli di cavalleria armati alla leggiera, senza lancia, forniti di scelti cavalli; officio dei quali esser dovesse quello di recarsi alla spicciolata, ed anche in corpo se occorresse, ad indagare dalla parte del nemico, sorprenderlo, disturbarlo, inquietarlo, e cacciar sovente l'allarme nelle sue file ed alle sue spalle, come usasi in ogni bene ordinato esercito, e come appunto operava il nostro avversario"(30). Sembra però che il generale, nel disapprovar l'uso della lancia in codesta milizia, abbia dimenticato che nelli eserciti russi viene appunto assegnato a quell'arme.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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