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      Signori, questi provinciali non erano uomini istrutti. Dunque vogliamo dire che certamente abbiamo i bassi officiali poco istrutti e troppo uomini. Io sono convinto, che, invece di tanti uomini sotto le armi, varrebbe meglio che ne avessimo qualche migliaia di meno. Se avessimo alcuni uomini di meno sotto le armi, saremmo più forti. Questi uomini che abbiamo di troppo, sapete voi che uomini sono? sono uomini di 33 o 36 anni; sono padri di numerose famiglie, uomini che per alcune provincie sono non solo attempati, ma direi decrepiti. Ebbene io sostengo che se ci fosse permesso di mandare a casa loro una parte di questi uomini, il nostro esercito si rinforzerebbe. Dunque l'esercito di 130 mila uomini non è forte nemmeno come uno di 100 mila, nè come uno di 80 mila."
     
      Al loro arrivo sull'Ollio, "il ponte era in parte disfatto; e alla custodia e difesa di esso vegliava la compagnia Griffini con alquanti volontarii dei contorni, essendochè, nel mattino di quello stesso giorno un forte distaccamento, composto delle tre armi, si fosse portato a cannoneggiarli in quella direzione". - Or bene, quali furono i primi esempii che la disciplina regia diede ai combattenti del popolo? Udiamolo dal generale. - "Ad un'ora mattutina, alcuni Tirolesi si avanzarono carponi e fecero una scarica sui cavalli e cavalieri... Il piccolo posto, sentendo il foco alle spalle, credette conveniente ritirarsi più che di passo. L'esempio fu imitato, attraverso ai campi, dalla guardia di fanteria; perlochè riescì facile ad una quarantina d'ulani di lanciarsi sui nostri cavalieri, non ancora riavuti dalla sorpresa, e farne nove prigionieri con otto cavalli"(42). "Intanto una ricognizione s'incontrava in un distaccamento che era di ritorno; e non conoscendosi l'un l'altro, perocchè fitta era la notte, si scambiarono alcuni colpi di fucile; per cui un soldato fu morto, e alcuni altri toccarono ferite.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





Ollio Griffini Tirolesi