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      Ma lo sconforto andava grandemente crescendo nelle file.
      Mi risolvetti di supplicare il re di permettere che l'esercito uscisse di Cremona(91).
      Tutte le divisioni dell'esercito furono alloggiate, quello stesso giorno, nei villaggi della riva destra dell'Adda, fino al ponte di Lodi; nella quale citta stavano la divisione lombarda e i Toscani. - Nella notte del 31, ricevetti avviso dal generale d'Aix, che il nemico stava sulla sinistra dell'Adda(92).
      Nel matino del 1 agosto, si udì qualche colpo di cannone nella direzione di Grotta d'Adda. E verso le sette mi pervenne altra lettera del generale d'Aix; nella quale mi avvisava che la sua artiglieria non poteva essere collocata; che il nemico gettava il suo ponte; e ch'egli in conseguenza stava riunendo le sue truppe, e prendeva la direzione di Cornovecchio e Piacenza.
      Partii subito, onde contramandare l'ordine della ritirata. Mi informo di quanto accadde, e mi si risponde che il nemico ha già passato il fiume! Mi rivolsi verso Pizzighettone, onde darvi le occorrenti disposizioni per lo sgombro, non essendo la piazza vittovagliata"(93).
      Il Ferrero attribuisce l'abbandono dell'Adda alla viltà del generale marchese Sommariva; il quale, per la seconda volta, e sempre impunito, e quindi si può dire, per volontà del re, abbandonò il campo di battaglia; e condusse precipitosamente a Piacenza le brigate Aosta e Regina, tre batterie e alcuni squadroni(94).
      Messa Sua Maestà a parte di quanto accadeva, prosegue il Bava, dimandai quale direzione volesse tenere.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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