Pagina (40/107)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Trascinati dal principio fiscale, gl'imperatori del sècolo III non curàrono più le strade e i porti, che avèvano dato un'insòlita vita alle nazioni; le provincie aggravate non èbbero forza di supplirvi; il commercio si arenò; le derrate giacquero inùtili sui campi d'una provincia, mentre in un'altra si moriva di fame. Perìvano i pòveri, impoverìvano i ricchi; àvidi usuraj e magistrati impuni spogliàvano migliaja di famiglie, e per semplicità d'azienda inondàvano i latifondi con turbe di schiavi; gli arati divenìvano inculta pastura; le reliquie dei lìberi agricultori riservate a rinovare in migliori sècoli la nazione, appena si salvàvano nei recessi degli alti monti, che non si ponno coltivare con braccia di servi; le fami, le pestilenze, le fiamme dei bàrbari, le rapine dei masnadieri diradàrono rapidamente l'umana generazione.
     
     
      XVI.
     
      Intanto nella città si faceva sempre più ardua l'esazione dei tributi; e colla miseria cresceva il frèmito degli esèrciti affamati, e l'acerbità e la disperazione del fisco. I magistrati municipali èbbero a rispòndere del proprio pei cittadini insolventi; fùrono armati di tutti i diritti del fisco, ma occupàvano terre deserte e case cadenti; si ostentò povertà per fuggire i gravosi onori. Allora il fisco li conferiva per forza; prendeva i beni dei magistrati, poi quelli delle mogli, poi citava gli eredi; un collega doveva pagare per l'altro; chi si recava in altra città, veniva cerco e ricondutto. Alcuni si facèvano soldati, e il fisco lo vietò. In poche generazioni quelle magnìfiche signorìe, che ripetèvano con decorosa moderazione nei teatri e nei palazzi dei municipj le lautezze di Roma, èrano un branco di pezzenti gabellieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





Roma