Pagina (89/107)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Pompèo Neri, Rinaldo Carli, Cesare Beccarìa, Pietro Verri non sono nomi egualmente noti all'Europa, ma tutti egualmente sacri nella memoria dei cittadini. La filosofia era stata legislatrice nei giureconsulti romani; ma fu quella la prima volta che sedeva amministratrice di finanze e d'annona e d'aziende communali; e quell'ùnica volta degnamente corrispose a una nòbile fiducia. Tutte quelle riforme che Turgot abbracciava nelle sue visioni di ben pùblico, e che indarno si affaticò a conseguire fra l'ignoranza dei pòpoli e l'astuzia dei privilegiati, si tròvano registrate nei libri delle nostre leggi, nei decreti dei nostri governanti, nel fatto della pùblica e privata prosperità.
     
     
      XL.
     
      S'intraprese il censo di tutti i beni, dietro un principio che poche nazioni finora hanno compreso. Si estimò in una moneta ideale, chiamata scudo, il valor comparativo d'ogni proprietà. Gli ulteriori aumenti di valore che l'industria del proprietario venisse operando, non dovèvano più considerarsi nell'imposta; la quale era sempre a ripàrtirsi sulla cifra invariàbile dello scudato. Ora, la famiglia che dùplica il frutto de' suoi beni, pagando tuttavia la stessa proporzione d'imposte, alleggerisce d'una metà il peso, in paragone alla famiglia inoperosa, che paga lo stesso càrico, e ricava tuttora il minor frutto. Questo premio universale e perpetuo, concesso all'industria, stimolò le famiglie a continui miglioramenti. Tornò più lucroso raddoppiare colle fatiche e coi risparmj l'ubertà d'un campo, che posseder due campi, e coltivarli debolmente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





Neri Rinaldo Carli Cesare Beccarìa Pietro Verri Europa Turgot