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      Quindi il continuo interesse ad aumentare il pregio dei beni fece sì che col corso del tempo e coll'assidua cura il piccolo podere pareggiò in frutto il più grande; finchè a poco a poco tutto il paese si rese capace d'alimentare due famiglie su quello spazio che in altri paesi ne alimenta una sola. Qual sapienza e fecondità in questo principio, al paragone di quelle bàrbare tasse che presso culte nazioni si commisùrano ai frutti della terra e agli affitti delle case, epperò rièscono vere multe proporzionali, inflitte all'attività del possessore!
      Il censo eliminò per sua natura tutte quelle immunità, per le quali sotto il regime spagnolo un terzo dei beni, come posseduto dal clero, non partecipava ai pùblici càrichi, e li faceva pesare in misura insopportàbile sulle altre proprietà. - Il censo divenne fondamento anche al regime communale; i communi nostri divènnero tanti pìccoli Stati minorenni, che, sotto la tutela dei magistrati, decrètano òpere pùbliche, e ne lèvano sopra sè medèsimi l'imposta. Non si vìdero più quelle stentate prestazioni d'òpere, di bestiami, di materiali, ch'èrano spavento dei contadini, e strumento d'oppressione e di corruttela. Si preparò un miràbile sviluppo di strade, con un principio di manutenzione che interessò il costruttore alla màssima solidità e semplicità di lavoro. Ma non è questo il luogo d'annoverare tutte le riforme che s'introdùssero da quei filòsofi: il riparto territoriale, il riscatto delle regalìe, l'abolizione dei fermieri, la tutela dei beni ecclesiàstici, la riforma delle monete.


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Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





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