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      Ogni anno segnò sempre per noi qualche nuovo grado di prosperità; ogni anno più vasta la rete stradale; ogni anno più folta la piantagione dei gelsi, prima riservata ai colli, poi distesa in veri boschi sui piani dell'Ollio e dell'Adda, e salita fino a mille metri d'altezza nelle valli alpine, produttrice d'un'annua raccolta di cento milioni di franchi, in un territorio che corrisponde alla 26.a parte della Francia. Sempre più diffuse, ma più accurate e quindi meno insalubri le irrigazioni; si mùtano in buone case i tugurj dei contadini; pènetra in tutte le communi rurali il principio dell'istruzione; tolta cogli asili dell'infanzia l'abjetta ferocia e la rozzezza ai figli della plebe; gli studj delle lèttere e delle arti accommunati al sesso gentile; e colle solenni mostre diffuso l'amor delle belle arti nel pòpolo, e un àbito d'eleganza negli ùtili mestieri.
     
     
      XLII.
     
      Su la nostra pianura tutti gli abitati si collègano con buone strade, che ragguàgliano in circa un chilòmetro di lunghezza per ogni chilòmetro di superficie. La rete stradale involge ormài tutte le colline, sino all'altitùdine d'ottocento metri; trafora con gallerìe le rupi verticali che interròmpono le riviere dei laghi; s'insinua nelle valli alpine, raggiunge i sommi gioghi; difende contro le vallanghe i più alti passi carrozzàbili che sìano sul globo. La via del Sempione, che fu il modello di tutte, è òpera de' nostri ingegneri, che condùssero anche quelle della Spluga e dello Stelvio. Ingegneri nativi di quell'antica parte del nostro territorio che aggregossi alla Svìzzera, tracciàrono le vie del Gottardo e del Bernardino.


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Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





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