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      I nostri imprenditori sono sparsi per le terre dei Grigioni, dei Tirolesi, degli Illirj, dei Boemi, dei Galiziani, insegnando loro a protèndere attraverso ai monti i vìncoli d'una crescente civiltà. Le nostre òpere stradali pòrtano tratto tratto i segnali d'una magnificenza romana; il ponte che congiunge le due rive del Ticino, a Buffalora, si stende per trecento e più metri con ùndici arcate di granito. - Le strade ferrate non ci sono ignote; una linea è compiuta da quattro anni; due sono cominciate; altre sono studiate e discusse.
      L'uomo con tutte queste òpere d'aque e di strade ha preso possesso di tutte le terre coltivàbili; e ad ogni condizione di terreno adattò un òrdine proprio di coltivazione, un più ampio o più minuto riparto nella possidenza, un proprio tenore di contratti.
     
     
      XLIII.
     
      È assai malagèvole pòrgere una succinta idèa della nostra agricultura nelle diverse provincie, per la strana sua varietà. Mentre in una parte d'un territorio il riso nuota nelle acque, un'altra non può abbeverare il bestiame se non di vecchie aque piovane o colaticce, o tratte a forza di braccia da pozzi profondi fino a cento metri. Un distretto è continuo prato, verde anche nel verno, folto d'armenti, ridondante di latticinj; un altro raduna a stento poco latte caprino, coltivando piuttosto a giardini che a campi l'olivo e il limone, la più elegante di tutte le agriculture. Nei monti si coltiva la cànapa, ed è quasi ignoto il lino; intorno a Crema e Cremona il lino è primaria derrata campestre, e la cànapa è negletta.


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Notizie naturali e civili su la Lombardia
di Carlo Cattaneo
1844 pagine 107

   





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