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      Mentre un barbaro istinto di vanagloria e d'avarizia spinge diverse nazioni ad abusare le armi della civiltà contro gli imbelli, dall'antitesi di quelle cupidigie rivali esce un nuovo diritto delle genti. All'ombra di cui quelle moltitudini, vissute sempre serve, si troveranno involontariamente a noi consociate nella libera vita del commercio e del pensiero.
      Ora ancella, ora maestra, ora nemica, la filosofia s'intesse in modo inestricabile a tutte le deduzioni della teologia. L'istoria del cristianesimo è una continua disputa fra le innumerevoli sette, le quali derivano dalle antiche filosofie dell'Oriente e della Grecia. Patriarchae haeresiarum philosophi; lo troviamo già scritto, appena si chiudeva il secondo secolo. E così la filosofia dettava i programmi dei concilii; additava colle sue antitesi dove la teologia dovesse porre i termini delle singole sue dottrine.
      Nel seno delle sette odierne, molti studj di lingue orientali, d'istorie, di monumenti non sarebbero mai nati, se le chiese rivali non avessero sperato di poter con esse confondere li avversarj. Quanto maggiore fu in Roma la cura di riservare e limitare la lettura dei testi sacri, tanto maggiore doveva essere altrove lo zelo di propagarla. E così, per effetto di quei divieti e di quella opposizione, non v'è libro al mondo che sia diffuso in tal numero di lingue viventi. In molte barbare favelle è ancora il primo ed unico libro. Viceversa il Corano, perché non interdetto al popolo, si legge docilmente in una sola lingua.


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Psicologia delle menti associate
di Carlo Cattaneo
pagine 74

   





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