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      La sensazione nell'essere umano non è dunque un nudo scontro del soggetto cogli oggetti, non è un fatto puro; fin da' suoi primordii è un fatto sociale. Nel cieco nato che legge la parola colle dita, nel sordomuto che legge la parola sui moti delle labbra, una sensazione artificiale, ch'è già una tarda invenzione della società, supplisce all'incompleta sensazione naturale. Anche la statua di Condillac si suppone ricca d'una sensazione sociale.
     
      5. Sovente l'individuo non vede né ascolta ciò che un altro individuo nel medesimo luogo ascolta e vede. L'età, il esso, gli istinti, le attitudini, le abitudini sono i coefficienti senza i quali la sola presenza degli oggetti non compie la sensazione. E se questa precede all'idea, l'idea acquisita determina poi nuovi ordini di sensazione.
     
      6. Supponiamo che un selvaggio pervenisse ad avere una distinta percezione di tutti gli oggetti che lo circondano. Sempre le sue sensazioni sarebbero limitate dall'orizonte del suo paese nativo: poche specie di piante alimentari, o medicinali, o venefiche; pochi animali; una riva di fiume o di solitario mare; i tugurii che ricettano la nuda tribù. Quando pensiamo alle parti più remote della terra, la nostra imaginazione affolla, quasi in un orto botanico e zoologico, tutto ciò ch'è straniero e insolito per noi. Ma ogni regione ha un aspetto suo proprio: l'una ha un clima arido; l'altra ha un clima piovoso; ha le basse paludi o le alpi nevose; poche famiglie di piante coprono centinaia di miglia con aspetto mirabile a chi primamente vi arriva, uniforme e tedioso a chi vi rimane.


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Psicologia delle menti associate
di Carlo Cattaneo
pagine 74

   





Condillac Supponiamo