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      Attutte queste diverse professioni con grandissimo studio mi mettevo a impararle. Écci ancora la bellissima arte dello smaltare, quale io non viddi mai far bene ad altri, che a un nostro fiorentino chiamato Amerigo, quale io non cognobbi, ma ben cognobbi le maravigliosissime opere sue; le quali in parte del mondo, né da uomo mai, non viddi chi s'appressassi di gran lunga a tal divinità. Ancor a questo esercizio molto difficilissimo rispetto al fuoco, che nelle finite gran fatiche per ultimo si interviene, e molte volte le guasta e manda in ruina, ancora a questa diversa professione con tutto il mio potere mi messi; e se bene molto difficile io la trovavo, era tanto il piacere che io pigliavo, che le ditte gran difficultà mi pareva che mi fussin riposo: e questo veniva per uno espresso dono prestatomi dallo Idio della natura d'una complessione tanto buona e ben proporzionata, che liberamente io mi prommettevo dispor di quella tutto quello che mi veniva in animo di fare. Queste professione ditte sono assai e molto diverse l'una dall'altra; in modo che chi fa bene una di esse, volendo fare le altre, quasi a nissuno non riesce come quella che fa bene; dove che io ingegnatomi con tutto il mio potere di tutte queste professione equalmente operare; e al suo luogo mostrerrò tal cosa aver fatta, sí come io dico.
     
      XXVII. In questo tempo, essendo io ancora giovane di ventitré anni in circa, si risentí un morbo pestilenziale tanto inistimabile, che in Roma ogni dí ne moriva molte migliaia.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
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