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      - No, col tuo malanno -. Alla qual io dissi forte: - E questo non ci basti dua ore -. A questo contrasto si fece fuori una vicina, la qual mi disse che mio padre con tutti quelli della casa mia erano morti di peste: onde che io parte me lo indovinavo, fu la cagione che il duolo fu minore. Di poi mi disse che solo era restata viva quella mia sorella minore, la quale si chiamava Liperata, che era istata raccolta da una santa donna, la quale si domandava monna Andrea de' Bellacci. Io mi parti' di quivi per andarmene all'osteria. A caso rincontrai un mio amicissimo: questo si domandava Giovanni Rigogli. Iscavalcato a casa sua, ce ne andammo in piazza, dove io ebbi nuove che 'l mio fratello era vivo, il quale io andai a trovare a casa di un suo amico, che si domandava Bertino Aldobrandi. Trovato il fratello, e fattoci carezze e accoglienze infinite, il perché si era, che le furno istrasordinarie, che a lui di me e a me di lui era stato dato nuove della morte di noi stessi, di poi levato una grandissima risa, con maraviglia presomi per la mano, mi disse: - Andiamo, fratello, che io ti meno in luogo il quale tu mai non immagineresti: questo si è, che io ho rimaritata la Liperata nostra sorella, la quale certissimo ti tiene per morto -. In mentre che a tal luogo andavamo, contammo l'uno all'altro di bellissime cose avvenuteci; e giunti a casa, dov'era la sorella, gli venne tanta stravaganza per la novità inaspettata ch'ella mi cadde in braccio tramortita; e se e' non fossi stato alla presenza il mio fratello, l'atto fu tale sanza nessuna parola, che il marito cosí al primo non pensava che io fossi il suo fratello.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





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