Pagina (184/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Essendo anche benissimo armato, io non mi sbigotti' punto, come fece il Tribolo che disse: - Idio ci aiuti: costor son qui per ammazzarci -. Lamentone si volse a me e disse: - Il meglio che tu possa fare si è tornartene a Ferrara, perché io veggo la cosa pericolosa. Di grazia, Benvenuto mio, passa la furia di queste bestie arrabiate -. Allora io dissi: - Andiàno inanzi, perché chi ha ragione Idio l'aiuta; e voi vedrete come mi aiuterò da me. Quella barca non è ella caparrata per noi? - Sí, - disse Lamentone. - E noi in quella staremo sanza loro, per quanto potrà la virtú mia -. Spinsi inanzi il cavallo, e quando fu presso a cinquanta passi, scavalcai e arditamente col mio giannettone andavo innanzi. Il Tribolo s'era fermato indietro ed era rannicchiato in sul cavallo, che pareva il freddo stesso; e Lamentone procaccio gonfiava e soffiava che pareva un vento; che cosí era il suo modo di fare; ma piú lo faceva allora che il solito, stando acconsiderare che fine avessi avere quella diavoleria. Giunto alla barca, il barcheruolo mi si fece innanzi e mi disse, che quelli parecchi gentiluomini fiorentini volevano entrare di compagnia nella barca, se io me ne contentavo. Al quale io dissi: - La barca è caparrata per noi, e non per altri, e m'incresce insino al cuore di non poter essere con loro -. A queste parole un bravo giovane de' Magalotti disse: - Benvenuto, noi faremo che tu potrai -. Allora io dissi: - Se Idio e la ragione che io ho insieme con le forze mie, vorranno o potranno, voi non mi farete poter quel che voi dite -. E con le parole insieme saltai nella barca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Tribolo Ferrara Benvenuto Idio Lamentone Tribolo Lamentone Magalotti Idio Idio Lamentone Giunto Benvenuto