Pagina (192/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      LXXXI. Accadde che Ottaviano de' Medici, il quale pareva che governassi ogni cosa, volendo favorire contra la voglia del Duca il maestro vecchio di zecca, che si chiamava Bastiano Cennini, uomo all'anticaccia e di poco sapere, aveva fatto mescolare nelle stampe degli scudi quei sua goffi ferri con i mia; per la qual cosa io me ne dolsi col Duca; il quale, veduto il vero, lo ebbe molto per male, e mi disse: - Va, dillo a Ottaviano de' Medici, e mostragnene -. Onde io subito andai; e mostratogli la ingiuria che era fatto alle mie belle monete, lui mi disse asinescamente: - Cosí ci piace di fare -. Al quale io risposi, che cosí non era il dovere, e non piaceva a me. Lui disse: - E se cosí piacessi al Duca?- Io gli risposi: - Non piacerebbe a me; ché non è giusto né ragionevole una tal cosa -. Disse che io me gli levassi dinanzi, e che a quel modo la mangerei, se io crepassi. Ritornatomene dal Duca, gli narrai tutto quello che noi avevamo dispiacevolmente discorso, Ottaviano de' Medici e io; per la qual cosa io pregavo Sua Eccellenzia che non lasciassi far torto alle belle monete che io gli avevo fatto, e a me dessi buona licenzia. Allora e' disse: - Ottaviano ne vuol troppo; e tu arai ciò che tu vorrai; perché cotesta è una ingiuria che si fa a me -. Questo giorno medesimo, che era un giovedí, mi venne di Roma uno amplio salvo condotto dal Papa, dicendomi che io andassi presto per la grazia delle Sante Marie di mezzo agosto, acciò che io potessi liberarmi di quel sospetto de l'omicidio fatto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Ottaviano Medici Duca Bastiano Cennini Duca Ottaviano Medici Duca Duca Ottaviano Medici Sua Eccellenzia Roma Papa Sante Marie Ottaviano