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      Questo non m'intervenne: per la qual cosa me ne parve avere un bonissimo mercato; perché loro mi posono in quella bruttissima caverna sopra detta, dove era morto il Foiano di fame, e ivi mi lasciorno istare, non mi faccendo altro male. Lasciato che e' m'ebbono, cominciai a cantare un De profundis clamavit, un Miserere, e In te Domine speravi. Tutto quel giorno primo d'agosto festeggiai con Dio, e sempre mi iubbilava il cuore di speranza e di fede. Il sicondo giorno mi trassono di quella buca e mi riportorno dove era quei miei primi disegni di quelle inmagini de Idio. Alle quali giunto che io fui, alla presenza di esse di dolcezza e di letizia io assai piansi. Da poi il Castellano ogni dí voleva sapere quello che io facevo e quello che io dicevo. Il Papa, che aveva inteso tutto il seguíto, e di già li medici avevano isfidato a morte il ditto Castellano, disse: - Innanzi che il mio Castellano muoia, io voglio che e' faccia morire a suo modo quel Benvenuto, ch'è causa della morte sua, acciò che lui non muoia invendicato -. Sentendo queste parole il Castellano per bocca del duca Pierluigi, disse al ditto: - Addunche il Papa mi dona Benvenuto, e vuole che io ne faccia le mie vendette? Non pensi addunque ad altro e lasci fare a me -. Sí come il cuor del Papa fu cattivo inverso di me, pessimo e doloroso fu innel primo aspetto quello del Castellano; e in questo punto quello Invisibile, che mi aveva divertito dal volermi ammazzare, venne a me pure invisibilmente ma con voce chiare; e mi scosse e levommi da iacere e disse: - Oimè! Benvenuto mio, presto presto ricorri a Dio con le tue solite orazione, e grida forte forte -. Subito spaventato mi posi inginocchioni, e dissi molte mie orazioni ad alta voce: di poi tutte, un Qui habitat in ajutorium;di poi questo, ragionai con Idio un pezzo: e in uno istante la voce medesima aperta e chiara mi disse: - Vatti a riposa, e non aver piú paura -. E questo fu che il Castellano, avendo dato commessione bruttissima per la mia morte, subito la tolse e disse: - Non è egli Benvenuto quello che io ho tanto difeso, e quello che io so certissimo che è innocente, e che tutto questo male se gli è fatto attorto?


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
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