Pagina (299/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Stavo a considerare che divina grazia era stata questa, che io avevo quella mattina da Dio, e dicevo forte: - Oh mirabil tua potenzia! oh gloriosa tua virtú! Quanto maggior grazia mi fai tu, di quello che io non m'aspettavo! - Mi pareva questo sole sanza i razzi sua, né piú né manco un bagno di purissimo oro istrutto. In mentre che io consideravo questa gran cosa, viddi in mezzo a detto sole cominciare a gonfiare; e crescere questa forma di questo gonfio, e in un tratto si fece un Cristo in croce della medesima cosa che era il sole; ed era di tanta bella grazia in benignissimo aspetto, quale ingegno umano non potria inmaginare una millesima parte; e in mentre che io consideravo tal cosa, dicevo forte: - Miracoli, miracoli! O Idio, o clemenzia tua, o virtú tua infinita, di che cosa mi fai tu degno questa mattina! - E in mentre che io consideravo e che io dicevo queste parole, questo Cristo si moveva inverso quella parte dove erano andati i suoi razzi, e innel mezzo del sole di nuovo gonfiava, sí come aveva fatto prima; e cresciuto il gonfio, subito si convertí innuna forma d'una bellissima Madonna, qual mostrava di essere a sedere in modo molto alto con il ditto figliuolo in braccio in atto piacevolissimo, quasi ridente; di qua e di là era messa in mezzo da duoi Angeli bellissimi tanto quanto lo immaginare non arriva. Ancora vedevo in esso sole, alla mana ritta, una figura vestita a modo di sacerdote: questa mi volgeva le stiene e 'l viso teneva vòlto inverso quella Madonna e quel Cristo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Dio Cristo Idio Cristo Madonna Angeli Madonna Cristo