Pagina (371/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      O se voi lo impiegate in una tanta grande impresa, è di necessità che di queste altre, che tanto voi desiderate, per certo voi ve ne priviate; perché cento valentissimi uomini non potrebbono finire tante grande opere, quante questo valente uomo ha ordite. Si vede espresso che lui ha gran voluntà di fare; la qual cosa sarà causa che a un tratto Vostra Maestà perda e lui e l'opere -. Queste con molt'altre simile parole, trovato il Re in tempera, compiacque tutto quello che dimandato e' gli avevano: e per ancora non s'era mai mostro né disegni né modegli di nulla di mano del detto Bologna.
     
      XXVII. In questo medesimo tempo in Parigi s'era mosso contro a di me quel sicondo abitante che io avevo cacciato del mio castello, e avevami mosso una lite, dicendo che io gli avevo rubato gran quantità della sua roba, quando l'avevo iscasato. Questa lite mi dava grandissimo affanno e toglievami tanto tempo, che piú volte mi volsi mettere al disperato per andarmi con Dio. Hanno per usanza in Francia di fare grandissimo capitale d'una lite che lor cominciano con un forestiero o con altra persona che 'e veggano che sia alquanto istraccurato allitigare; e subito che lor cominciano a vedersi qualche vantaggio innella ditta lite, truovano da venderla; e alcuni l'hanno data per dote a certi, che fanno totalmente quest'arte di comperar lite. Hanno un'altra brutta cosa, che gli uomini di Normandia, quasi la maggior parte, hanno per arte loro il fare il testimonio falso; di modo che questi che comprano la lite, subito instruiscono quattro di questi testimoni o sei, sicondo il bisogno, e per via di questi, chi non è avvertito, a produrne tanti in contrario, un che non sappia l'usanza, subito ha la sentenzia contro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Vostra Maestà Bologna Parigi Dio Francia Normandia