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      Vi dico cosí, che se io sento mai in modo nessuno che poi parliate di questa mia opera, io subito vi ammazzerò come un cane: e perché noi non siamo né in Roma, né in Bologna, né in Firenze - qua si vive in un altro modo - se io so mai che voi ne parliate al Re o ad altri, io vi ammazzerò a ogni modo. Pensate qual via voi volete pigliare: o quella prima buona, che io dissi, o questa ultima cattiva, che io dico -. Quest'uomo non sapeva né che si dire, né che si fare, e io ero in ordine per fare piú volentieri quello effetto allora che mettere altro tempo in mezzo. Non disse altre parole che queste, il ditto Bologna: - Quando io farò le cose che debbe fare uno uomo da bene, io non arò una paura al mondo -. A questo dissi: - Bene avete detto; ma faccendo il contrario abbiate paura, perché la v'importa - e subito mi parti' dallui, e anda'mene dal Re, e con Sua Maestà disputai un gran pezzo la faccenda delle monete; la quale noi non fummo molto d'accordo; perché essendo quivi il suo Consiglio, lo persuadevano che le monete si dovessin fare in quella maniera di Francia, sí come le s'eran fatte insino a quel tempo. Ai quali risposi che Sua Maestà m'aveva fatto venire della Italia perché io gli facessi dell'opere che stessin bene; e se Sua Maestà mi comandassi al contrario, a me non comporteria l'animo mai di farle. A questo si dette spazio per ragionarne un'altra volta: subito io me ne tornai a Parigi.
     
      XXXIII. Non fui sí tosto iscavalcato, che una buona persona, di quelli che hanno piacere di vedere del male, mi venne a dire che Pagolo Miccieri aveva preso una casa per quella puttanella della Caterina e per sua madre, e che continuamente lui si tornava quivi, e che parlando di me, sempre con ischerno diceva: - Benvenuto aveva dato a guardia la lattuga ai paperi, e pensava che io non me la mangiassi; basta che ora e' va bravando e crede che io abbia paura di lui: io mi son messo questa spada e questo pugnale a canto per dargli a divedere che anche la mia spada taglia e son fiorentino come lui, de' Miccieri, molto meglio casata che non sono i sua Cellini -. Questo ribaldo, che mi portò tale imbasciata, me la disse con tanta efficacia, io mi senti' subito balzare la febbre addosso, dico la febbre sanza dire per comparazione.


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
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