Pagina (459/536)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E con tutto che io mi dimostrassi tanto piacevole, sappiate, benigni lettori, che dentro mi scoppiava 'l cuore, considerato che uno, 'l piú sporco scellerato che mai nascessi al mondo, fussi tanto ardito, in presenza di un cosí gran principe, a dirmi una tanta e tale ingiuria; ma sappiate che egli ingiuriò 'l Duca e non me; perché, se io fussi stato fuor di cosí gran presenza, io l'arei fatto cader morto. Veduto questo sporco ribaldo goffo che le risa di quei Signori non cessavano, ei cominciò, per divertirgli da tanta sua beffe, a entrare innun nuovo proposito, dicendo: - Questo Benvenuto si va vantando che io gli ho promesso un marmo -. A queste parole io subito dissi: - Come! non m'hai tu mandato a dire per Francesco di Matteo fabbro, tuo garzone, che se io voglio lavorar di marmo, che tu mi vuoi donare un marmo? E io l'ho accettato, e vo' lo -. Allora ei disse: - Oh fa' conto di noll'aver mai -. Subito io, che ero ripieno di rabbia per le ingiuste ingiurie dettemi in prima, smarrito dalla ragione e accecato della presenza del Duca, con gran furore dissi: - Io ti dico espresso che se tu non mi mandi il marmo insino accasa, cèrcati di un altro mondo, perché in questo io ti sgonfierò a ogni modo -. Subito avvedutomi che io ero alla presenza d'un sí gran Duca, umilmente mi volsi a Sua Eccellenzia, e dissi: - Signor mio, un pazzo ne fa cento; le pazzie di questo omo mi avevano fatto smarrire la gloria di Vostra Eccellenzia illustrissima e me stesso; sí che perdonatemi -. Allora il Duca disse al Bandinello: - È egli 'l vero che tu gli abbia promesso 'l marmo?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
pagine 536

   





Duca Benvenuto Francesco Matteo Duca Duca Sua Eccellenzia Vostra Eccellenzia Duca Bandinello Veduto