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      CVIII. Trovandosi il Duca alLivorno, io lo andai a trovare, solo per chiedergli licenzia. Sentendomi ritornare le mie forze, e veduto che io non ero adoperato annulla, e' m'incresceva di far tanto gran torto alli mia studii; di modo che resolutomi me n'andai alLivorno, e trova' vi il Duca che mi fece gratissima accoglienza. E perché io vi stetti parecchi giorni, ogni giorno io cavalcavo con Sua Eccellenzia, e avevo molto agio a poter dire tutto quello che io volevo, perché il Duca usciva fuor di Livorno e andava quattro miglia rasente 'l mare, dove egli faceva fare un poco di fortezza e per non essere molestato da troppe persone, e' gli aveva piacere che io ragionassi seco: di modo che un giorno, vedendomi fare certi favori molto notabili, io entrai con proposito a ragionare dello Sbietta, cioè di Piermaria d'Anterigoli, e dissi: - Signore, io voglio contare a Vostra Eccellenzia illustrissima un caso maraviglioso, per il quale Vostra Eccellenzia saprà la causa che mi impedí a non potere finire il mio Nettunno di terra, che io lavoravo nella Loggia. Sappi Vostra Eccellenzia illustrissima come io avevo comperato un podere a vita mia dallo Sbietta -. Basta che io dissi il tutto minutamente, non macchiando mai la verità con il falso. Ora quando io fui al veleno, io dissi che, se io fussi stato mai grato servitore nel cospetto di Sua Eccellenzia illustrissima, che quella doverrebbe, in cambio di punire lo Sbietta o quegli che mi dettono il veleno, dar loro qualche cosa di buono; perché il veleno non fu tanto che egli mi ammazzassi; ma sí bene ei fu appunto tanto a purgarmi di una mortifera vischiosità, che io avevo dentro nello stomaco e negli intestini; - il quale ha operato di modo, che dove, standomi come io mi trovavo, potevo vivere tre o quattro anni, e questo modo di medicina ha fatto di sorte, che io credo d'aver guadagnato vita per piú di venti anni; e per questo con maggior voglia che mai, piú ringrazio Iddio; e però è vero quel che alcune volte io ho inteso dire da certi, che dicono: "Iddio ci mandi mal, che ben ci metta" -. Il Duca mi stette a udire piú di dua miglia di viaggio, sempre con grande attenzione; solo disse: - O male persone!


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La Vita di Benvenuto Cellini
di Benvenuto Cellini
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