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      DELL’ISTITUTO DI BELLE ARTI DI SIENA.
     
      Un libro dettato da un antico maestro, dove con rara semplicità e chiarezza, che più oggi non si saprebbe, sono minutamente descritte tutte le pratiche della pittura, ed è mostrato con quali modi nel buon tempo antico si formassero gli artefici universali; un libro, che conducendoci per quelle botteghe, ci fa vedere come si facevano quelle opere che lustrarono l’arte e la nazione; era ben dicevole che fosse intitolato a te, il quale se non puoi rifare quelle botteghe, bontà de’ tempi e de’ costumi mutati, puoi per altra via rifare quegli artefici, indirizzando i giovani posti sotto la tua disciplina a quel medesimo intelletto e sentimento dell’arte. E noi confidiamo, che come tu suoli tornare alcuna volta a rivedere le opere degli antichi maestri, e colla vista loro quasi ristorarti lo spirito; così possa accadere che per la lettura di questo libro, e con la guida sua, ti nasca vaghezza di provare, quali di quelle pratiche antiche sarebbero buone anche oggi, e potrebbero utilmente essere operate nell’arte tua.
      Di Firenze, li 31 di gennaio del 1859.
      I tuoi affezionatissimiGaetano e Carlo Milanesi.
      PREFAZIONE.
      Grandissimo obbligo ed immortale ha certamente il mondo, non tanto a quei primi artefici italiani, per opera de’ quali l’arte della pittura, già da tant’anni per malignità della fortuna e de’ tempi rimasta smarrita e quasi sepolta, fu ritrovata e fatta risorgere a novella vita; quanto ancora a coloro, i quali, di rozza ed imperfetta che ella era ne’ suoi principii, seppero, mediante la virtù e industria loro, condurla a quell’alto e maraviglioso grado di eccellenza, a cui due secoli dopo felicemente pervenne.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





Firenze Carlo Milanesi