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      Se vuoi tignere di colore rossigno, per quella quantità di fogli detta di sopra, togli mezza oncia di verdeterra; per la quantità di due fave, di biacca grossa; e quanto una fava, di sinopia chiara. Macina a modo usato; e così tempera con la tua colla, o ver tempera.
      CAPITOLO XXI.
      Come de’ tignere le carte di color d’incarnazione.
      Per fare la tinta ancora bene incarnata, convienti tòrre, alla quantità detta fogli, mezz’oncia di biacca grossa, e men che una fava di cinabro. Convienti macinare ogni cosa insieme; e tempera a modo usato detto di sopra.
      CAPITOLO XXII.
      Come tu de’ tignere le carte di tinta berrettina, o vero bigia.
      Tinta berrettina, o ver bigia, la farai in questo modo. Prima togli un quarro di biacca grossa; quanto una fava di ocria chiara, men che mezza fava di nero. Macina queste cose bene insieme a modo usato. Temperasi, come ti ho detto delle altre, mettendovi a ciascuna sempre per lo meno quanto una fava d’osso brugiato. E questo ti basti alle carte di più ragioni tinte.
      CAPITOLO XXIII.
      In che modo puoi ritrarre la sustanza di una buona figura o disegno con carta lucida.
      Bisognati essere avvisato, ancora è una carta che si chiama carta lucida, la quale ti può essere molto utile per ritrarre una testa o una figura o una mezza figura, secondo che l’uomo truova di man di gran maestri. E per avere bene i contorni, o di carta o di tavola o di muro, che proprio la vogli tor su, metti questa carta lucida in su la figura, o vero disegno, attaccata gentilmente in quattro canti con un poco di cera rossa verde.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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