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      Di subito per lo lustro della carta lucida trasparrà la figura, o ver disegno, di sotto, in forma e in modo che ’l vedi chiaro. Allora togli o penna temperata ben sottile, o pennel sottile di vaio sottile; e con inchiostro puoi andare ricercando i contorni e le stremità del disegno di sotto; e così generalmente toccando alcuna ombra, siccome a te è possibile potere vedere e fare. E, levando poi la carta, puoi toccare di alcuni bianchetti e rilievi, siccome tu hai i piaceri su.33
      CAPITOLO XXIV.
      Primo modo di sapere fare una carta lucida chiara.
      Questa carta lucida ti bisogna, non trovandone della fatta, farne per questo modo. Togli una carta di cavretto, e dálla a un cartolaio, e falla tanto raschiare che poco si tegna, e che la conservi raderla igualmente.34 È lucida per se medesima. Se la vuoi più lucida, togli olio di lin seme chiaro e bello, e ugnila con bambagia del detto olio; lasciala bene asciugare per ispazio di più dì; e sará perfetta e buona.
      CAPITOLO XXV.
      Secondo modo a far carta lucida di colla.
      Se vuoi fare questa carta lucida per un altro modo, togli una pietra di marmo, o proferitica, ben pulita. Poi abbi colla di pesce e di spicchi, che vendono gli speziali. Mettila in molle con acqua chiara, ed in sei spicchi fa’ che sia una scodella di acqua chiara. Poi la fa’ bollire: e bollita, colala bene due o tre volte. Poi piglia questa colla colata, e strutta, e tiepida; e con pennello, a modo che tigni le carte tinte, così ne da’ sopra queste pietre che sieno nette; e vogliono essere le dette pietre prima unte d’olio di uliva.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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