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      Poi fa’ asticciuola di quel legname detto di sopra, e lega ciascheduno mazzuolo con filo doppio incerato. Mettivi dentro la punta della detta asticciuola, e va’ legando gualivamente la metà del detto mazzuolo di setole, e poi su per l’asticciuola; e medesimamente fa’ così di tutti.
      CAPITOLO LXVI.
      El modo di conservare le códole di vaio che non intarmino.
      Se vuoi conservare le code di vaio che non s’intarmino e non si pelino, intingile nella terra intrisa, o ver crea. Impastavele bene dentro, e appiccale, e lasciale stare. Quando le vuoi adoperare, o farne pennelli, lavale bene con acqua chiara.
      CAPITOLO LXVII.
      Il modo e ordine a lavorare in muro, cioè in fresco, e di colorire o incarnare viso giovenile.
      Col nome della Santissima Trinità ti voglio mettere al colorire.
      Principalmente comincio a lavorare in muro, del quale t’informo che modi dèi tenere a passo a passo. Quando vuoi lavorare in muro (ch’è ’l più dolce e il più vago lavorare che sia), prima abbi calcina e sabbione, tamigiata bene l’una e l’altra. E se la calcina è ben grassa e fresca, richiede le due parti sabbione, la terza parte calcina. E intridili bene insieme con acqua, e tanta ne intridi, che ti duri quindici dì o venti. E lasciala riposare qualche dì, tanto che n’esca il fuoco: chè quando è così focosa, scoppia poi lo ’ntonaco che fai. Quando se’ per ismaltare, spazza bene prima il muro, e bagnalo bene, chè non può essere troppo bagnato; e togli la calcina tua ben rimenata a cazzuola a cazzuola; e smalta prima una volta o due, tanto che vegna piano lo ’ntonaco sopra il muro.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





Santissima Trinità