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      Appresso di questo, vi metti quanto sarebbe un cuslieri di mele e dibatte bene ogni cosa insieme. Fatto questo, togli una spugna e attuffala in questa acqua; premila un poco, e va con essa su per lo campo messo di verde: poi con acquerella di nero da’ le tue ombre ben dilicate e morbide e sfumanti. Poi abbi biacca macinata e temperata colla detta tempera d’uovo detto di sopra, e biancheggia le tue figure, come si richiede di ragion d’arte. Sopra le dette figure tu puoi dare alcuno coloruzzo svariato dal verde, come d’ocria, cinabrese e d’orpimento; e adornare alcuno fregetto ed eziandio mettere i campi d’azzurro. E nota che questo tale lavoro tu puoi anche in verde lavorare in tavola, e ancora in muro in fresco, smaltando e campeggiando col detto verdeterra, o vero che si vuole biancheggiare con bianco sangiovanni.
      CAPITOLO CLXXVIII.58
      Come si può invernicare una tavola lavorata di verdeterra.
      Troverai alcuni che il lavorío che ti faranno fare in tavole in verde, vorranno che lo vernichi. Dicoti che non è usanza, e non il richiede il verdeterra; ma tuttavia contentar si vogliono. Or tieni questo modo, cioè: abbi raditura di carta pecorina: bollila bene con acqua chiara, tanto che vegna a una comunal tempera, cioè colla: e di questa colla con pennello di vaio grosso gentilmente e leggiermente da’ due o tre volte sopra le tue figure o storie, generalmente per tutto dove hai a invernicare. Quando hai data la detta colla ben chiara e netta, e ben colata due volte, lascialo il tuo lavoro seccare bene per ispazio di tre o di quattro dì. Poi va’ sicuramente con la tua vernice invernicando per tutto, che troverrai che il verdeterra vorrà così la vernice, come vuole59 gli altri colori.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275