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      169. – Vedi Comporre.
      Bacino, Vedi Catino.
      Bagnare. Lavorare in muro, bisogna bagnare, smaltare, fregiare, pulire, disegnare. 4. – Quando se’ per ismaltare, spazza bene prima il muro, e bagnalo bene; che non può essere troppo bagnato. 67.
      Bagnato. E al tondo, con un’assicella di larghezza di una palma di mano, va’ fregando su per lo ’ntonaco ben bagnato. ivi.
      Balluzza, «Piccola palla.» Abbi una pezza con carbone macinato, legata a modo di balluzza, e va’ spolverizzando su per lo gesso di questa ancona. 120.
      Bambagia. Se la vuoi più lucida (la carta) togli olio di linseme chiaro e bello, e ugnila con bambagia del detto olio. 24. – E se vedi l’oro non sia in tutto accostato all’acqua, togli un poco di bambagia nuova, e leggieri quanto puoi al mondo, calca il detto oro. 154.
      Base. Vedi Mazzonarìa.
      Battere il filo. «Segnare linee in muro, tavola o tela, mediante un filo tinto di nero o di rosso, il quale, essendo tirato dai due capi, è preso nel mezzo della sua lunghezza ovvero da uno de’ due capi, e discostato alquanto, è poi lasciato cadere, e battere con forza sopra la cosa ove si vuol segnare la linea.» Togli il carbone, e disegna e componi, e cogli bene ogni tuo’ misura; battendo prima alcun filo, pigliando i mezzi degli spazi. 67.
      Bazzèo. Vedi Verdaccio.
      Bere. «Detto delle materie che s’inzuppano di un liquido qualunque.» Vedi Catinella.
      Berrettino. Tinta berrettina, o ver bigia, la farai in questo modo. Prima togli un quarto di biacca grossa; quanto una fava di ocria chiara, men che mezza fava di nero.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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