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      Poi la ferma (la carta di cavretto) con bullette tirate su per una asse, a modo di carta di tamburo. 17.
      Buttare. «Gettare, Formare.» Di questo tal gesso, o più forte di colla, puoi buttare alcuna testa di leone, o altre stampe stampate in terra o vero in crea. 125. – E sappi che poi di questa tal forma, perchè hai la prima, tu puoi fare buttare la detta impronta di rame, di metallo, di bronzo, d’oro, d’ariento, di piombo, e generalmente di quel metallo tu vuoi. 184. Vedi Fondere.
      Calcina di galla. «Lo stesso che il fiore della calcina, La calcina sfiorita.» Poi con cazzuola abbi calcina ben fresca di galla; tanto calcina, quanto sabbione; e mescolavi dentro polvere stacciata di matton pesto, e smalta perfettamente una o due volte. 175.
      – sfiorata. Togli la calcina sfiorata, ben bianca; mettila spolverata in uno mastello per ispazio di dì otto. 58.
      – viva. Rimenala con un’assicella a due mani, con un poca di calcina viva. 112.
      Caldaia. E se fusse figure o foglie che le potessi far bollire in caldaia con acqua chiara, mai quel legname ti farebbe cattiveria di sfenditure. 113.
      Caldara. Poi abbi una caldara d’acqua, e falla ben calda, e mettivi questa pignatta di gesso temperato. 117.
      Caleffare. «Tingersi il viso per burlare, o contraffare alcuno.» I tuoi colori puoi fare temperati con uovo, o vuoi, per caleffare, ad oglio o con vernice liquida, la quale è più forte tempera che sia. 179.
      Camera. Questo colore è buono a dipignere palvesi e lancie, e anche si adopera a dipingere camere in secco.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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