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      91. – E quando è il sole lione, tiello (l’olio di linseme) al sole, il quale se vel tieni tanto che torni per mezzo, è perfettissimo da colorire. 92.
      Miccino. Poi togli un poca di sinopia scura, con un miccin di nero, e profila ogni stremità di naso, d’occhi, di ciglia. 147.
      Midolla di pane. E se alcuna volta t’avvenisse trascorso, che volessi tor via alcuno segno fatto per lo detto piombino, togli una poca di midolla di pane e fregavela su per la carta. 12.
      * Migliuolo, Mugliuolo e Miolo, «Bicchiere.» Quando l’hai così brunito e ben netto, togli un migliuolo, presso a pieno d’acqua chiara ben netta, e mettivi dentro un poca di quella tempera di quella chiara dell’uovo. 135.
      Miniare. Prima, se vuoi miniare, conviene che con piombino o vero stile disegni figure, fogliami, lettere, o quello che tu vuoi, in carta. 157.
      Miniatore. Che quanto la (il lapis lazzari) tiri più sottile, tanto vien l’azzurro sottile: ma non sì bello e violante e di colore ben nero; che il sottile è più utile ai miniatori. 62.
      Minio. Rosso è un colore che si chiama minio, il quale è artificiato per archimia. 41.
      Minuto. «Erba cotta per lo più le foglie della bietola, tritata minutamente.» Abbi la chiara dell’uovo in scodella invetriata, ben netta. Togli una scopa con più rami, tagliata gualiva; e come rompessi lo spinace o ver minuto, così rompi questa chiara. 131.
      Mischiato. E se vuoi cognoscere la buona pietra (lapis lazzari), togli quella che vedi sia più piena di colore azzurro, però che ella è mischiata tutta come cenere.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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