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      101. – Vedi Lavorare in fresco.
      – «Macinare a secco.» Poi asciutto perfettamente o con sole o con fuoco, puoi da capo (il nero) macinarlo a secco, e mescolarlo con vernice liquida tanto che sia bastevole. 173.
      Sedere. Che tutti i vaselli vogliono essere invetriati.... e voglion avere buono e grave sedere di sotto, acciò che riseggan bene. 67.
      Segatura. Poi abbi in una scodella segatura di legname intrisa di questa colla. 113.
      Segno. E se alcuna volta avvenisse trascorso, che volessi tor via alcuno segno fatto per lo detto piombino, togli una poca di midolla di pane, e fregavela su per la carta. 12.
      Segnolino. Vedi Ritagliare.
      * Sentare. «Indugiare, Soprassedere.» La ragione: che ti verrà fatto i tuoi lavori come capelli, sottili, che è più vago lavoro. Voglia innanzi sentare più a fargli; poi aspetta di dì in dì. 151.
      Sentimento. E questo (il ritrarre di naturale) avanza tutti gli altri esempi; e sotto questo con ardito cuore sempre ti fida, e specialmente come incominci ad avere qualche sentimento nel disegnare. 28. – E seguita più volte andando col tuo pennello, e guidalo con sentimento. 31.
      Seppia. Abbi una tavoletta di bosso di grandezza per ogni faccia un sommesso; ben pulita e netta.... fregata e pulita di seppia, di quella che gli orefici adoperano per improntare. 5.
      Serpentino. Il serpentino è tenera prieta, e non è buona; il marmo è piggiore, ch’è troppo tenera. 36.
      Sesto. «Seste, Compasso.» E poi metti il sesto grande, l’una punta in sul detto filo, e volgi il sesto mezzo tondo, dal lato di sotto.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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