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      156.
      Stoppácciolo. Poi abbi a modo d’uno stoppacciolo di stoppa bagnata bene, e poi premuta e mettila sopra questo stagno. 170.
      Storia. Poi, secondo la storia o figura che de’ fare, se lo intonaco è secco, togli il carbone, e disegna, e componi, e cogli bene ogni tuo’ misura. 67. – Poi disegna con carbone la tua storia, e fermala o con inchiostro, o con verdaccio temperato. 90.
      Straforo. «Così si chiama quel disegno in carta o in altra materia, i cui contorni siano stati traforati con punta d’ago o d’altro ferro sottile, per servirsene a trasportarlo, fregandovi sopra polvere di carbone o di matita, sopra un altro foglio, e anche su tavola, o su muro: Dicesi anche Straforo quel disegno traforato che serve ai pittori e riquadratori di camere.» Alcuna volta ci è di bisogno (della colla di pasta) per incollare carte per fare i strafori. 105.
      Stremità. Nelle stremità vuoi fare più scure, tante vi torna più volte; e così, per lo contrario in su e rilievi tornavi poche volte. 8.
      Stretto. Andare a stretto. «Entrare con forza.» E fatta (l’asticciuola) pulita e netta, ritratta in forma di fuso, di quella grossezza che vada a stretto nel detto cannello. 64.
      * Strucare. «Premere, Spremere.» E con questi due bastoni, da catuna mano il suo, rivolgi e struca, e mazzica questo pastello. 62.
      Studietto. «Studiolo, Scrittoio.» Abbi un tuo studietto, dove alcuna persona non ti dia impaccio nessuno. 172.
      Stuora. «Stuoia.» Mettila in su stuore a seccare a’ venti sanza sole: e viene perfetta colla. 109.
      * Súgolo e Sugoli.


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Il libro dell'arte
o Trattato della pittura
di Cennino Cennini
Le Monnier Firenze
1859 pagine 275

   





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