Pagina (91/1298)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      CAPITOLO XII
     
      DEL RACCONTO CHE FECE UN CAPRAIO A QUELLI CHE CONVERSAVANO CON DON CHISCIOTTE.
     
      Stando in questi ragionamenti, giunse un altro garzone di quelli che soleano portar provvigioni dal villaggio; e disse ai caprai: "Sapete, o compagni, quello che v'è di nuovo nel paese? - Come vuoi tu che il sappiamo? rispose uno di loro. - Vi dirò dunque, proseguì il garzone, che morì stamane quel famoso pastore studente che si chiamava Grisostomo, e si bisbiglia sia morto per l'amore che portava a quella indiavolata ragazza di Marcella, figlia di Guglielmo il ricco, colei che va vestita da pastorella per queste balze. - Per Marcella, dicesti? soggiunse uno di loro. - Sì, per cagione di lei, riprese il capraio; e il peggio si è che col suo testamento ordinò di sotterrarlo come un Moro, in campagna, appié del monte dov'è situata la fontana del Sughero, perché ivi, a quanto si dice, Marcella fu da lui veduta la prima volta (ed affermano che lo dicesse egli stesso); altro ancora ordinò che gli abbati del luogo asseriscono non doversi eseguire, perocché odora di gentilità. Ma Ambrogio, quel suo grande amico che gli fu compagno studente e che al pari di lui si travestì da pastore, sostiene per lo contrario doversi eseguire compitamente ogni cosa a tenore delle ordinazioni di Grisostomo. Quindi tutta la popolazione è sossopra: ma per quello che se ne dice si farà poi quanto è voluto da Ambrogio e da tutti gli altri pastori suoi amici. Dimani lo vengono a seppellire con pompa nel luogo già detto; che sarà, senza dubbio, uno spettacolo commovente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Grisostomo Marcella Guglielmo Marcella Moro Sughero Marcella Ambrogio Grisostomo Ambrogio