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      Si ordinò ad istanza di Zoraida di sbarcare a terra suo padre e gli altri Mori tutti che stavano legati, non potendo a patto alcuno il pietoso suo cuore tollerare di vedersi dinanzi legato il padre, e schiavi quelli del suo paese. Ebbe da noi promessa che ciò sarebbe fatto al momento della nostra partenza, poiché dal lasciare i prigionieri in quel luogo disabitato non ne veniva alcun pericolo a noi. Non furono poi infruttuose le nostre preci: anzi il Cielo le accolse facendo spirare un vento favorevole, rendendo tranquillo il mare, e invitandoci a riprendere l'incominciato viaggio. Si slegarono allora da noi i Mori, e ad uno ad uno furono fatti scendere in terra, di che mostravano grande stupore; ma quando si venne allo sbarco del padre di Zoraida, ch'era tornato in sé interamente egli ci disse: "Perché credete, o cristiani, che questa rea femmina si rallegri ora che voi mi ridonate la libertà? Pensate forse che ciò proceda dalla pietà che sente di me? No, no: essa ne gode, perché le riesce importuna la mia presenza a voler mandare ad effetto i pravi suoi desiderî: né manco crediate ch'ella siasi mossa a mutar religione per parerle più sana la vostra che la sua. No: ella a ciò si è decisa perché sa che nel vostro paese il vivere licenzioso e senza freno si usa più che nel nostro." Volgendosi poscia a Zoraida, mentre da me e da un altro cristiano era tenuto a gran forza che non desse in eccessi: "Figlia indegna e sconsigliata, le disse, tu dunque vai forsennata e cieca in mano di questi cani, nostri naturali nemici?


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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