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      Ho terminata la mia istoria, o signore, la quale se sia riuscita importante e peregrina potranno giudicarlo i vostri sani intelletti, altro non sapendo io dire se non che ne feci il racconto il più brevemente che ho potuto per timore di non esservi a noia; timore che mi ha costretto ad omettere molte altre minute particolarità."
     
      CAPITOLO XLI
     
      SI RACCONTANO ALTRI AVVENIMENTI SUCCEDUTI NELL'OSTERIA,
      E MOLTE COSE DEGNE DI ESSERE RIFERITE.
     
      A queste parole, già tacendo lo schiavo, don Fernando soggiunse: - La singolarità e la novità dei vostri successi agguagliano il merito della esposizione dell'importante racconto, in cui tutto è peregrino e raro, e pieno di avvenimenti che recano maraviglia, e tengono sospesi gli animi di chi li ascolta; ed è sì grande il piacere da noi provato, che quando bene dovesse coglierci il nuovo giorno mentre dura la narrazione, avremmo nondimeno piacere che la ricominciasse." Ciò detto, don Fernando e gli altri tutti offerirongli la loro servitù in tutto quello che potessero; e ciò con parole e dichiarazioni sì amorevoli e veritiere che il capitano ne attestò la più sincera e viva gratitudine. Gli offerse don Fernando, qualora gli fosse piaciuto di accompagnarsi a lui, che avrebbe impegnato il marchese suo fratello ad essere il padrino al battesimo di Zoraida, ed oltracciò che si toglieva egli a proprio carico di rimandarlo al proprio paese colla decenza dovuta alla sua persona. Tutto fu dallo schiavo aggradito, senza però accettare alcuna di tante liberali offerte.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Fernando Fernando Fernando Zoraida