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      Egli spedì quattro dei suoi servitori in traccia vostra, e qui ci troviamo tutti disposti a servirvi, assai più contenti di quello che immaginar mai si possa per le nuove felici che arrecheremo al nostro padrone col fargli rivedere un oggetto sì caro al suo cuore.
      - In quanto a ciò, soggiunse don Luigi, non accadrà se non quello che io sarò per risolvere, o che verrà ordinato dal Cielo.
      - Qual altra volontà, replicò il servitore, potete voi avere mai, o come può disporre il Cielo altrimenti se non se che ve ne ritorniate, non essendo possibile che diversamente si faccia?"
      Furono intesi tutti questi discorsi dal vetturino il quale stava accanto di don Luigi; e rizzandosi, corse a dar conto dell'avvenuto a don Fernando, a Cardenio e agli altri tutti ch'eransi già alzati. Narrò loro siccome quell'uomo dava del don a quel ragazzo; quale era il dialogo tra loro seguìto, e come il servitore volea ricondurlo a suo padre, al che il giovane con quella bella voce di cui il Cielo lo aveva dotato, cercava di contraddire. Nacque in tutti un vivo desiderio di sapere più accertatamente chi egli si fosse, e di mettersi alla sua difesa quando altri volesse usargli violenza; e a tal effetto si recarono dove stava egli disputando coi servi.
      In questo uscì Dorotea dalla sua stanza e dietro a lei donna Chiara, tutta turbata. Dorotea, appressatasi a Cardenio, gli raccontò brevemente la storia del cantore e di donna Chiara, ed egli la informò della venuta dei servitori di suo padre. Non parlò sì piano che non lo udisse donna Chiara, la quale rimase sì attonita, che se Dorotea non fosse stata in tempo per sostenerla, cadeva senza dubbio svenuta.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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