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      Si dee credere senza mover dubbio alcuno che in questo castello (a quanto signor cavaliere, ne dite) tutto avvenga e proceda per via d'incantesimi; e potrebbe darsi che Sancio per arte diabolica avesse veduto quanto asserì a detrimento della mia buona fama.
      - Giuro per tutte le potenze del Cielo e per la vita di Dulcinea, rispose don Chisciotte, che la grandezza vostra ha dato proprio nel segno, e che qualche maligna visione si affacciò a quel poveraccio di Sancio, e gli fece scorgere ciò che sarebbe stato impossibile che fosse da lui veduto senz'opera d'incantesimo; mentre io sono pienamente convinto della bontà e semplicità di questo disgraziato, e non ho bisogno della testimonianza di alcuno.
      - La cosa passa appunto così; e così sarà eziandio in avvenire, disse don Fernando; e dee perciò la signoria vostra, signor don Chisciotte perdonargli e ricondurlo al grembo della sua buona grazia sicut erat in principio, e prima che le fantasime lo facessero uscir di cervello." Rispose don Chisciotte che gli perdonava. Allora il curato gli ricondusse Sancio, il quale gli venne in atto di somma umiltà, e inginocchiatosi, prese la mano al suo padrone che gliela porse, e dopo essersela lasciata baciare gl'impartì la benedizione, e gli disse:
      - Ora finirai di convincerti, Sancio figliuolo, esser vero quanto altre volte ti ho detto, cioè che le cose tutte che passano in questo castello seguono solo per incanto.
      - Così crederò, rispose Sancio, eccettuato però l'affare dello sbalzamento della coperta ch'è succeduto per le vie ordinarie.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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