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      Il capraio diede due palmate sui fianchi alla capra che tenea per le corna dicendole:
      - Statti vicina a me, chiazzata, che avremo poi tempo di ritornare al nostro gregge."
      Parea che la capra lo intendesse, perché nell'assidersi che fece il padrone, si distese accanto a lui agiatamente, e lo guardò in faccia come se volesse stare attenta alle parole del capraio, il quale cominciò così la sua narrazione.
     
      CAPITOLO L
     
      IL RACCONTO DEL CAPRAIO A DON CHISCIOTTE ED AI SUOI COMPAGNI.
     
      A tre leghe da questa valle si trova una Terra picciola ma delle più ricche di questi contorni, nella quale viveva un contadino sì avventurato, che quantunque le ricchezze si tirino dietro gli onori, era egli però più pregiato per le virtù che lo adornavano che per le possedute dovizie. Quello che formava sopra ogni altra cosa la sua felicità, si era l'avere una figliuola di singolare bellezza, di raro giudizio, graziosa e piena di virtù; di maniera che egli, che la conosceva e la custodiva, non poteva a meno di non essere contento nel veder i doni speciosi dei quali il cielo e la natura l'aveano arricchita. Era bella fin da bambina. Nell'età di sedici anni cominciò a spargersi la fama di tanti pregi per tutte le terre circonvicine: ma che dico io per le circonvicine, quando si estese alle città più lontane, penetrò fino nelle reggie e si rese nota ad ogni genere di persone, che da ogni parte accorrevano a vederla come cosa rara o immagine prodigiosa? Era custodita dal genitore, o a meglio dire era essa custode di sé medesima.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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