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      Erano in questa cassetta alcune pergamene scritte con lettere gotiche in versi castigliani, le quali contenevano molte prodezze di don Chisciotte, e davan notizia della bellezza di Dulcinea del Toboso, della figura di Ronzinante, della fedeltà di Sancio Pancia e della sepoltura del medesimo don Chisciotte, con diversi epitaffi ed elogi della sua vita e costumi. Quelli che si sono potuti leggere e mettere in netto furono gli appiedi registrati dal fide-degno compilatore di sì nuova e inaudita istoria. Ora l'autore non dimanda ai suoi lettori in premio dell'immenso lavoro che gli costò l'investigazione e gli esami in tutti gli archivii manceghi, se non che quanto egli manda alla luce ottenga lo stesso credito che sogliono concedere le discrete persone ai libri di cavalleria, i quali vanno pel mondo con tanta alta riputazione. Egli si terrà, ciò concesso, per soddisfatto e contento, prenderà coraggio nel far sbucar fuori altri documenti, se non tanto veridici, almeno di altrettanto merito nella invenzione e di gratissimo passatempo.
      Le prime parole che si leggevano nelle pergamene trovate nella cassetta di piombo erano le seguenti:
     
      GLI ACCADEMICI DELL'ARGAMASSIGLIA PAESE DELLA MANCIA
      IN VITA E IN MORTE
      DEL VALOROSO DON CHISCIOTTE DELLA MANCIAHOC SCRIPSERUNT.
     
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      IL MONICONGO, ACCADEMICO DELL'ARGAMASSIGLIASULLA SEPOLTURA DI DON CHISCIOTTE.
     
      SONETTO.
     
      L'Arcitonante, che di spoglie ornataLa Mancia fe' più che Giasone Creta:
      Il gran senno, che giunse a eccelsa metaDovunque terra e cielo si dilata;


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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