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      Trovollo che stava passeggiando nel cortile di casa sua, e al primo vederlo si gettò ai suoi piedi tutta affannata e in sudore. Carrasco che la vide sì dogliosa e sconvolta, le domandò subito:
      - Che v'ha di nuovo, mia buona donna? che gran motivo v'ha di vedervi tanto agitata che pare abbiate a lasciare la vita da un momento all'altro?
      - Nient'altro, mio signor Sansone, rispose, se non che il mio padrone se n'esce ed esce indubitamente.
      - E da che parte n'esce? gli si è rotta forse qualche parte del corpo?
      - Niente affatto, ma egli esce per la porta della sua pazzia, rispose la serva; e voglio dire, signor baccelliere dell'anima mia, ch'egli vuole adesso uscire di nuovo in campagna, che sarà la terza volta, andando a cercare pel mondo quello ch'egli chiama venture, benché io non sappia concepire perché si serve di questo male adattato nome. La prima volta lo ricondussero a casa attraverso ad un giumento e fracassato dalle bastonate; la seconda venne su di un carro tirato da buoi e rinserrato in una gabbia, dove egli s'immaginava di essere incantato: e arrivò il pover'uomo sì malconcio che non lo avrebbe conosciuto la madre che lo partorì, era smunto, giallastro, cogli occhi concentrati nelle ultime cavità del cervello, e tale che per farlo tornare in sé un cotal poco, mi bisognò mandare a male più di seicento ova, come ben lo sa Dio, il mondo e le mie galline, che non mi daranno mai una mentita.
      - Ne sono certissimo, rispose il baccelliere, poiché sono sì buone, sì grasse e sì ben costumate che non direbbero una cosa per un'altra se pure scoppiassero: in sostanza, signora serva, non c'è più di questo? né altro disordine è successo se non che si dubita che il signor don Chisciotte, voglia andarsene per la terza volta?


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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