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      Debbono i padri sin dall'infanzia condurli sul sentiero della virtù, della civiltà e dei buoni e cristiani costumi, affinché fatti grandi, sieno il bastone della vecchiaia dei genitori e la gloria della posterità. Quanto al costringerli ad applicarsi allo studio di una piuttosto che di un'altra scienza, io non giudico che questa sia cosa ben fatta, sebbene il consiglio non sarà mai dannoso; ma quando non si ha da studiare pro pane lucrando, quando sia fortunato lo studente per modo di aver genitori che a ciò non lo astringano, sarei di avviso che si lasciasse libero il corso a quella tra le scienze cui spiegasse maggiore inclinazione; ed abbenché più dilettevole che utile sia lo studio della poesia, non è però tra quelli che rechino disonore a chi vi si esercita. La poesia, signor mio, è a mio parere come una tenera donzella di poca età e di bel costume, che si vuole arricchita, resa tersa, ed adorna da molte altre donzelle, le quali sono appunto le altre scienze tutte di cui deve valersi il poeta e con cui presidiarsi; non ha poi da essere tramenata questa giovanetta né prostituita per le strade, per le piazze, né pei cantoni dei gran palagi: essa è fatta di un'alchimia di tal virtù che chi saprà maneggiarla a dovere la convertirà in oro purissimo di inestimabile valore. Ora quell'uno che la possede ha da tenerla a freno, né lasciarla mai trascorrere in turpi satire o in indegni componimenti, non ha da essere mai venale, se già non fosse destinata a poemi eroici, a dolenti tragedie o a commedie allegre od artifiziose; e non si dee lasciar maneggiare da' buffoni o dal volgo ignorante incapace di conoscere e di apprezzare i tesori che in essa si ascondono.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298