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      Aggiungo ancora che il poeta nato, il quale chiami l'arte a soccorimento, migliorerà di assai, e si renderà superiore a quel poeta, che tale pretende di essere perché è conoscitore dell'arte; e la ragione è questa: l'arte prevalere non può alla natura, ma sì bene accrescerle perfezione, di maniera che frammischiata la natura all'arte e l'arte alla natura, si avrà un poeta per ogni conto perfetto. Sia conclusione del mio ragionamento che lasci vossignoria battere al suo figliuolo quella via cui la sua stella lo chiama, ed essendo egli oggidì un valoroso studente, ed avendo fatti con grande felicità i primi passi nella carriera delle scienze e in quella delle lingue, sarà per mezzo di esse in grado di salire da per se stesso all'apice delle lettere umane. Oh esse stanno pur bene in un uomo di cappa e spada! gli recano tanto lustro ed onore quanto le mitre ai vescovi, e quanto le guarnacche ed i lucchi ai periti giureconsulti! Riprendete vostro figliuolo se spende il tempo in satire pregiudizievoli all'onore altrui, inceneritele, castigatelo; ma se scrive sermoni alla foggia di quelli di Orazio per correggere i vizî in generale, in questo caso dategli pure ogni lode. Lice al poeta scrivere contro l'invidia e percuotere gl'invidiosi, e lo stesso faccia degli altri vizî, purché non accenni persone in particolare, e non prenda mai esempio da coloro i quali, purché possano dire una malignità, corrono volentieri il pericolo di essere esiliati nel Ponto. Sarà nei suoi versi casto il poeta se lo sarà nei costumi; la penna è la lingua dell'anima; quali saranno i concetti che andranno in lui germogliando, tali riusciranno gli scritti; e quando i re ed i principi veggano collocata in prudenti, virtuosi e gravi uomini la scienza maravigliosa della poesia, li avranno in somma estimazione; li renderanno opulenti, e saranno coronati colle foglie dell'arbore che non è mai colpito dal fulmine, in segno che non hanno a ricevere offesa da chicchessia coloro che portano cinta la fronte di corone tanto onorate.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Orazio Ponto Sia