Pagina (870/1298)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »
      Accorgendosi maestro Pietro che don Chisciotte cominciava di bel nuovo ad uscire dal seminato, e non volendo che desse in qualche altra scappata, disse:
      - Questa non sarà forse Melisendra ma sì bene una delle donzelle del suo servigio, e perciò con sessanta maravedis mi terrò per contento e bene pagato.» In questo modo andò il pazzo attribuendo a molte altre figure un prezzo moderato, che i due giudici arbitri con soddisfazione delle parti fecero poi montare a quaranta reali e tre quarti; ed oltre a questa somma pagata sull'istante da Sancio, domandò maestro Pietro due reali per la fatica di ricuperare lo scimiotto.
      - Daglili, o Sancio, disse don Chisciotte, per la ricupera dello scimiotto e della scimia ancora se vuole, ché io già ne sborserei dugento per sapere con certezza immancabile che la signora Melisendra e il signor don Gaifero si trovino in questo punto in Francia presso i loro parenti.
      - Non potrebbero dirlo alcuno meglio del mio scimiotto, soggiunse maestro Pietro, ma nemmeno il diavolo lo piglia adesso, quando non fosse che l'amore il quale mi porta e l'appetito lo sforzassero questa sera a cercarmi; e se così sarà dimani ci parleremo.»
      In tal modo ebbe fine la burrasca del casotto, e cenarono tutti di buona compagnia e a spese di don Chisciotte che era diventato liberale all'estremo. Prima del giorno partì l'uomo dalle lance e dalle alabarde, ed in ora più tarda vennero a pigliare licenza da don Chisciotte il giovane ed il paggio: l'uno per restituirsi al suo paese, l'altro per proseguire il suo viaggio, a render il quale più agiato, don Chisciotte gli regalò una dozzina di reali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Pietro Chisciotte Melisendra Sancio Pietro Sancio Chisciotte Melisendra Gaifero Francia Pietro Chisciotte Chisciotte Chisciotte